Il gruppo di lingue slave, il quarto più grande sottogruppo indoeuropeo, è una delle principali famiglie linguistiche del mondo moderno. Con 297 milioni di parlanti, lo slavo comprende 13 lingue suddivise in tre gruppi: lo slavo meridionale, che include lingue come serbo, croato, bosniaco, montenegrino, sloveno e macedone; lo slavo orientale, che comprende russo, ucraino e bielorusso; e lo slavo occidentale, che comprende polacco, ceco, slovacco, sorabo superiore e sorabo inferiore.
La diversità delle lingue slave è evidente in molte caratteristiche, tra cui la fonologia, la morfologia e la sintassi. Ad esempio, le lingue slave hanno sistemi di declinazione complessi per i nomi, i pronomi e gli aggettivi, e utilizzano un sistema verbo-nominale per esprimere i tempi e gli aspetti verbali. Inoltre, le lingue slave hanno sistemi di scrittura unici, con l'alfabeto cirillico utilizzato in Russia, Ucraina, Bielorussia e Bulgaria, l'alfabeto latino utilizzato in Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia e Slovenia, e un alfabeto misto utilizzato in Serbia. La diversità delle lingue slave riflette la ricca storia e la cultura di questo gruppo linguistico, contribuendo alla loro posizione di primo piano nel mondo.