Il CASIO PA-2500U, un palmare uscito nel 1998, rappresentava una testimonianza dell'ambizione di Casio di entrare nel mercato dei computer portatili. Questo dispositivo, pensato come un vero e proprio personal...
Il CASIO PA-2500U, un palmare uscito nel 1998, rappresentava una testimonianza dell'ambizione di Casio di entrare nel mercato dei computer portatili. Questo dispositivo, pensato come un vero e proprio personal computer tascabile, proponeva un'esperienza computazionale in mobilità, anticipando in parte il concetto di smartphone che sarebbe arrivato anni dopo. Il PA-2500U, con la sua dimensione ridotta e il design ergonomico, era pensato per essere facilmente trasportabile e utilizzabile in qualsiasi condizione. Era dotato di un display monocromatico LCD con una risoluzione di 128 x 64 pixel, una tastiera a membrana compatta, una memoria interna limitata e un'interfaccia per connettersi a un PC tramite un cavo seriale. Il sistema operativo era basato su una versione personalizzata di MS-DOS, garantendo la compatibilità con una selezione di software di produttività e giochi.
Nonostante le sue caratteristiche innovative per l'epoca, il PA-2500U non riuscì a conquistare una fetta significativa del mercato. La scarsa potenza di calcolo, la memoria limitata e la mancanza di connessioni wireless lo relegarono a un ruolo marginale rispetto ai computer portatili dell'epoca. Il suo prezzo elevato e la difficoltà di trovare software compatibili contribuirono al suo insuccesso commerciale. Oggi, il CASIO PA-2500U è considerato un pezzo da museo per gli appassionati di tecnologia vintage, un esempio di come la miniaturizzazione dei computer fosse un'idea affascinante ma non ancora pronta per il grande pubblico. Il suo design, la sua ergonomia e la sua ambizione di rendere il calcolo mobile una realtà, rimangono comunque un'eredità significativa nella storia dell'informatica.
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